Oggi le persone che soffrono di lombalgia, comunemente chiamata mal di schiena, sono sempre più numerose, si pensi solo che due persone su tre dovranno fare i conti nella propria vita con questa sindrome. 
Tra le più frequenti cause del mal di schiena abbiamo le discopatie, ovvero la sofferenza del disco intervertebrale
La più grave di queste è l’ernia del disco. Questa patologia, molto conosciuta proprio perché tantissimi ne soffrono, ha cause varie non sempre evidenti e chiare. Seppur con alcune differenze i sintomi sono molto simili tra loro, si può andare da quelli più lievi a quelli molto gravi, che necessitano addirittura di un intervento chirurgico. 
Uno dei sintomi più ricorrenti è l’infiammazione del nervo sciatico.  
La lombosciatalgia è chiamata sciatalgia a seconda che il dolore colpisca la lombare e la gamba, oppure solo la gamba. 
Per questa problematica l’osteopatia può rappresentare una tra le cure più importanti
L’efficacia del trattamento osteopatico è data proprio dalla peculiarità di questa disciplina che com’è noto non si occupa mai solo del sintomo, ma prende in esame la globalità del paziente con un approccio terapeutico che cura la persona nella sua totalità. L’osteopata dispone di una diversa gamma di modalità d’approccio e riesce con alcune sedute manuali a ripristinare ciò che la colonna vertebrale ha perso incappando nei problemi che abbiamo descritto. Il trattamento già dalle prime fasi concorre a dare una svolta positiva riducendo il dolore, attraverso un lavoro manuale sui tessuti molli quali tendini e muscoli, con alcune tecniche dolci che potremmo definire fasciali. 
In queste prime fasi il trattamento favorisce un miglioramento del circolo linfatico stimolando la micro-circolazione e innescando i processi antinfiammatori naturali insiti nel nostro corpo. 
Inoltre, se il medico ha  suggerito farmaci in questa fase, sarà favorito anche il loro assorbimento e raggiungeranno  con più facilità i tessuti più profondi della colonna vertebrale. 
Tra le principali cause delle discopatie troviamo una perdita o riduzione delle curvature fisiologiche naturali che possiede normalmente la colonna vertebrale e la conseguente disidratazione dei dischi a causa di un’anomalia di carichi su di essi. L’osteopata con le sue manovre si propone lo scopo di restituire una maggiore elasticità alla colonna vertebrale con un ripristino delle fisiologiche curvature, così facendo si agira’ per una decompressione intervertebrale togliendo pressioni anomale sui dischi intervertebrali. L’osteopata potrà agire anche con alcune manovre dolci sul cranio e sull’osso sacro con lo scopo di ridonare al fisico l’armonia perduta, queste manovre rientrano nella metodologia osteopaticadetta cranio sacrale.
In genere dopo alcune sedute che potremo quantificare in cinque o sei, il paziente avrà recuperato una sufficiente mobilità lungo la colonna vertebrale e una nuova armonia tra i vari apparati tanto da poter veder regredire la sintomatologia. In questa fase si potrà fare iniziare al paziente un vero e proprio percorso di riabilitazione motoria a base di esercizi posturali che andranno a mantenere i risultati ottenuti. 
Successivamente sarà opportuno intraprendere un lavoro di rinforzo muscolare sotto la supervisione di personale qualificato, la figura di riferimento per questo tipo di riabilitazione è il fisioterapista posturologo
Oggi la moderna neurochirurgia di cui a Verona abbiamo un esempio di eccellenza è sempre meno interventista in caso di ernia del disco e sempre più interessata a una collaborazione con osteopati e fisioterapisti
Grazie per l’attenzione e vi do appuntamento al prossimo articolo che ci auguriamo sarà sintetico, semplice, divulgativo.