La fisioterapia ed i trattamenti osteopatici nella prevenzione e cura del trauma sportivo.

Come si è potuto apprendere dalla lettura del mio curriculum, collaboro in qualità di fisioterapista osteopata con il mondo dello sport a vari livelli, e, nel corso della mia esperienza professionale, ho potuto trarre alcune considerazioni di carattere generale che esporrò di seguito. Sfortunatamente, per quanto riguarda lo sport in generale, si ragiona a breve termine: di conseguenza, si pensa sempre che l’incontro più importante della propria carriera sia quello che verrà disputato domani. Ciò per far capire l’aspetto incerto della carriera di uno sportivo per il quale l’avvenire a volte dipende da un solo risultato positivo o negativo. Ogni energia viene gettata “al suolo”, senza alcun possibile calcolo, qualche volta a scapito del futuro. Mantenere, ricompensare, gestire un gruppo di professionisti è economicamente molto impegnativo. Il rendimento è la parola d’ordine, la lesione è un flagello. Il moltiplicarsi degli incontri, l’evoluzione alternata su terreni bagnati, poi asciutti, un recupero insufficiente, una preparazione atletica malamente condotta, un trauma non completamente rientrato, tutto ciò concorre ad un’accelerazione e ad un accrescimento dell’affezione muscolo-scheletrica e dei rischi traumatici. In questo difficile panorama il terapista non ha un ruolo facile in quantole sue competenze spesso si scontrano con varie pressioni di carattere non squisitamente tecnico. Il mio protocollo di lavoro è stato prevalentemente sperimentato sul calciatore permettendomi così di trarre alcune interessanti conclusioni: nelle prevenzione dei traumi muscolari degli arti inferiori o delle sindromi pubalgiche, posso affermare che una stretta collaborazione tra terapia manuale e stretching posturale ha portato a risultati soddisfacenti. Il compito per me maggiormente difficile è creare nell’atleta professionista od amatore una nuova mentalità più attenta e consapevole alla prevenzione nella cura del proprio fisico. Pertanto ho voluto mettere in evidenza quanto un buon equilibrio muscolo scheletrico e una giusta forza muscolare possano ridurre notevolmente le sollecitazioni sulle articolazioni con relativo minore rischio di infiammazione e quanto una corretta mobilità articolare favorisca un lavoro muscolare armonico con diminuzione di rischi nei confronti di strappi o stiramenti. Le mie metodiche sono prevalentemente manuali, di stretching e strumentali, quindi constano principalmente nella manipolazione osteopatica ed esercizi posturali, nella preparazione e nel defaticamento da impegno agonistico: strumentali nella fase acuta post-traumatica, manuali e posturali in un protocollo di recupero post-acuto e di mantenimento. La continuità del protocollo di lavoro nel tempo, osservando il riproporsi di recidive in un atleta, quindi la personalizzazione delle linee guida di lavoro, diventa efficace prevenzione ai rischi da trauma sportivo e conseguentemiglioramento della performance atletica. ​ ​

Dott. Christian Avesani